Sant'Amato
Qui inizia il nostro viaggio Sant'Amato, è un paese che sale per una strada stretta e tortuosa lungo le pendici del Montalbano; percorrendo i sentieri che passano dalla Casa Natale di Leonardo ad Anchiano, questo piccolo borgo, frazione di Vinci, è noto soprattutto per la presenza della Pieve dedicata a San Pietro.
La Chiesa, che tradizione vuole sia stata fatta edificare dalla Contessa Matilde di Canossa nel 1100, conserva gran parte delle sue strutture medievali ed è un vero gioiello di architettura romanica. Dalla piccola piazza sulla quale si affaccia, si gode di una vista senza uguali sulla sottostante Valle dell’Arno e sul Padule di Fucecchio.
Ecco, che noi alunni delle quarte di Vinci (FI), abbiamo ripercorso la stessa strada che 75 anni fa Ede Girolami fece per andare a votare.
LE ELEZIONI A VINCI NEL 1946
Le elezioni a Vinci nel 1946 (Documenti archivio comunale)
Come si può evincere da un esame dei documenti, per le elezioni amministrative svoltesi il 7 aprile del 1946, per il referendum istituzionale e le elezioni dell’assemblea Costituente del 2 giugno del 1946 le sezioni elettorali nel comune di Vinci erano 10.
A Vinci capoluogo erano situate sicuramente nelle scuole elementari di piazza della Libertà (sezione 3 e sezione 4 ), nel Teatro Comunale (sezione 5), e quasi sicuramente la sezione numero 1 (piano terra) era situata all’interno del Castello; anche la sezione numero 2 era situata nel castello (piano primo). A Vitolini il luogo di votazione era situato all’interno delle scuole elementari di via della Vergine (sezione 6. Per le elezioni amministrative ancora non era stato cambiato il nome della via, visto che è sempre denominata nel verbale via 21 aprile, dedicata al Natale di Roma; nel verbale del 2 giugno per le elezioni successive invece, ha cambiato nome in via della Vergine, che è ancora il nome attuale). L’altro luogo di votazione sempre a Vitolini invece, era situato all’interno delle scuole elementari di via della Libertà, ai villini (sezione 7). A Spicchio Sovigliana sicuramente il luogo di votazione era all’interno delle scuole elementari di via Battisti (adesso sede comunale) (sezione 10). La sezione 9 alle elezioni del 2 giugno risulta in Lungarno Florio a Spicchio. La sezione 8 di Sovigliana in via Empolese 39 a Sovigliana.
Allego le foto dei documenti originali conservati in archivio storico comunale a Vinci (ASCV) relativi alle elezioni amministrative del 7 aprile del 1946, le prime nelle quali votarono anche le donne. Naturalmente, le prime elezioni politiche (per l’Assemblea Costituente, che avrebbe avuto il compito di redigere la Costituzione e avrebbe esercitato contemporaneamente le funzioni di assemblea legislativa) si tennero insieme al Referendum istituzionale, il 2 giugno dello stesso anno.
Paolo Santini
Ede Girolami
Racconto di Ede
Ho votato per la prima volta a 22 anni e sono stata contenta; l’ho fatto volentieri perché questa esperienza non mi faceva paura, ero tranquilla. Sono andata a votare con mio marito Leonello a piedi, perché a quel tempo ci si spostava camminando tra i campi, senza macchine e biciclette. Ho indossato il vestito più bello che avevo, nonostante la miseria di quel periodo; dovevo essere ben vestita perché era un giorno importante. Ho fatto l’attuale strada verde, camminando tanto, circa un’ora, passando da Balenaia (Vallebuia) ed Anchiano fino a Vinci. Mi ricordo che altre donne del tempo votarono con me: Pacetti Lina, Fiorella Masi e Verdiani Lina. Per votare il referendum ho fatto la fila perché c’erano tante persone, sia uomini che donne e ho atteso circa mezz’ora. Ho votato a Vinci nella Torre sede del comune, sicuramente di mattina, con la scheda dove dovevo scegliere tra Monarchia e Repubblica. Conoscevo la differenza tra re e Repubblica e per questo non avevo dubbi… mi sono consultata con mio marito prima di votare perché avevamo la stessa idea; noi si faceva tutto uguale e per questo abbiamo votato per la Repubblica. Quel giorno non ho presentato il documento mi hanno solo chiesto nome e cognome, perché chi era al seggio ci conosceva tutti; mi ricordo che al seggio c’era il maestro Virgilio Gandi, che insegnava alle elementari. Dopo aver votato mi sono sentita importante al pari di un uomo. Dopo il 1946 sono sempre andata a votare non a Vinci ma ad Anchiano.
Le emozioni sul mio primo voto del 2 Giugno 1946.
Il giorno 20 Maggio intervista al sindaco Giuseppe Torchia e alla Dirigente Scolastica Tamara Blasi. Noi bambini abbiamo rivolto a loro delle domande per capire cos'è il voto.