Dolce e Gabbana a Palma di Montechiaro: una vetrina culturale e turistica

a cura di Team Evento Dolce e Gabbana

Il 4 luglio 2019 è un giorno che Palma di Montechiaro ricorda come momento di rinascita culturale e turistica. La città del “Gattopardo” è stata scelta come location dell'arte assoluta degli stilisti Dolce e Gabbana. Il centro storico di Palma di Montechiaro si trasforma in un set cinematografico che si ispira al romanzo Il Gattopardo: le scenografie, che creano un allestimento in linea con i colori, gli ambienti e gli abiti scelti, la musica e i canti, le meravigliose decorazioni fanno da sfondo alla mostra dei preziosi gioielli di alta classe. Grandi nomi del giornalismo di tutto il mondo, modelle e vip sono accolti dagli stilisti nel salotto storico della città. Un’occasione unica per pubblicizzare il territorio ad un pubblico vastissimo e valorizzare la cultura e la storia della città.

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La città del Gattopardo come elegante vetrina

Gli Stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, proprietari della casa di alta moda Dolce & Gabbana, nell’anno 2019, scelgono Palma di Montechiaro, nota come città del Gattopardo, per presentare la nuova collezione 2020 di Alta Gioielleria. Il sindaco Stefano Castellino accoglie senza indugio e con grande entusiasmo l’iniziativa proposta dalla FeelrougeWorldwide Shows S.r.l. incaricata dalla società Dolce & Gabbana firmando il patrocinio gratuito. L'evento è privato e non pubblico e rappresenterà la prima tappa del tour D&G organizzato in Sicilia. La D&G, per riqualificare i luoghi visitati in precedenza dagli stilisti rimasti affascinati dalle meraviglie artistiche e architettoniche del luogo, ha voluto contribuire donando delle somme di denaro per rimodellare con un nuovo design la Villa comunale e il corso Turati e per restaurare il palazzo ducale Tomasi di Lampedusa, all'interno del quale resteranno, in maniera permanente, parte degli allestimenti e dei decori realizzati per l'evento. Il centro storico diviene, così, luogo di sublime scenografia per l’esposizione delle preziose creazioni artistiche degli stilisti. Le atmosfere ispirate al romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e ricreate con l’utilizzo di stendardi, drappi, fiori e decorazioni varie, tavole imbandite a festa, arazzi e tende ricamate, creano una vetrina elegante e suggestiva che mostra la città del Gattopardo in tutto il suo splendore.

 

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Gli stilisti qualche mese prima dell'evento avevano visitato la città del Gattopardo lasciandosi sedurre e immaginando gli interventi di riqualificazione e di restauro. Il video è tratto dal link https://www.youtube.com/watch?v=gTCTKW4TUu8

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Come in un set cinematografico

Il centro storico della città del Gattopardo è rimodellato e si trasforma in un set suggestivo fotografato e ammirato dai tanti giornalisti presenti. La suggestiva scenografia realizzata in stile retrò nella via Turati fa rinascere antiche botteghe e locande che vivacizzano la location, il meccanico,l’angolo della frutta, il cestaio,le ceramiche, a pizzeria,il ristorante,la macelleria, la tabaccheria. Le piazze Domenico Provenzani e Giulio Tomasi sono addobbate a festa con stupende decorazioni floreali, stendardi nobiliari, quadri, tende, mantovane e tappeti, tavole barocche imbandite con candelabri, piatti, fiori, frutta. La Chiesa Madre e la sua ampia scalinata, il Monastero delle Benedettine e il Palazzo Ducale con la loro monumentalità barocca creano la preziosa vetrina dove i due stilisti hanno deciso di invitare i loro ospiti e presentare la creazione dei loro nuovi modelli. Nei momenti che precedono l’evento si assiste alla allegra marcia della Banda musicale comunale V. Bellini e alla performance del coro delle Voci Bianche di 50 bambini che accolgono gli ospiti e allietano l’evento. La città rinasce è tutta un brusio di gente.Tantissimi gli invitati tra stilisti, vip, celebrity e influencer e moltissimi giornalisti e curiosi accorsi da altre città. La piazza Giulio Tomasi e la Villa comunale divengono luogo di incontro e di scambio, di condivisione fisica di spazi e pensieri, parole e unione dove potere ammirare le teche con i preziosi gioielli esposti. Gli ospiti sono guidati dagli stilisti in un percorso storico con cui viene celebrata e apprezzata la storia della famiglia Tomasi e della fondazione della città con riferimento all’ultimo erede Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del romanzo storico Il Gattopardo da cui nel 1963 è stato tratto l'omonimo film diretto da Luchino Visconti.

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Scenografie di alcune delle attività commerciali immaginate, create e ispirate al tempo del Gattopardo

Infiorata della scalinata. Hanno collaborato nel progetto D&G rinomate società siciliane.

Il video realizzato dalla società D&G e poi reso pubblico ripercorre i luoghi e i momenti salienti del suggestivo evento.

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I gioielli

I gioielli di Alta Moda, simbolo della geniale creazione degli stilisti, vengono mostrati all’interno di teche di vetro illuminate e collocate alcune nella scalinata, altre nei giardini comunali tra le decorazioni floreali e il verde delle piante mediterranee. I designer li hanno realizzati ispirandosi ad epoche passate e richiamando la cultura e l’arte siculo-greca. Il verde degli smeraldi e il blu degli zaffiri sembrano inspirarsi ai colori del Mediterraneo mentre le forme di antiche monete, serpenti e teste guardano indietro fino alla colonizzazione greca e le forme di fiori, pendenti e medagliette antiche evidenziano un ritorno al gusto barocco. Un sottofondo musicale allieta l’atmosfera mentre gli invitati ammirano le preziose creazioni.

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Alcune immagini della preziosa creazione artistica degli stilisti

I giardini comunali: l'esposizione dei gioielli

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Gli abiti raffinati

Durante la mostra a Palma di Montechiaro Dolce e Gabbana sfoggiano la nuova collezione di gioielli e in particolare due splendidi abiti. Dietro questi si nasconde l’eco di millenni di storia, fatta di conquiste, guerre, stemmi nobiliari e colori che ricordano il mare, il sole, gli agrumi. Nella loro realizzazione è presente un palese riferimento al gusto gattopardesco di quegli abiti utilizzati nella versione cinematografica di Luchino Visconti intitolata "Il Gattopardo". Gli abiti utilizzati nel film del 1963 furono molto costosi (ciascun modello poteva valere 400 -500 mila lire) e lavorati con pizzi, ricami e sottogonne, che impegnavano le sarte anche per un mese intero. Celebre rimane l’abito di Claudia Cardinale che indossava nella scena del ballo: in organza avorio a righini lucidi e opachi, montato su base di seta verde chiarissimo, con uno scollo con berta e fiocco in faille di seta verde acqua. Le ruches, che guarnivano il vestito, erano anch'esse di organza avorio a righe, regalando maestosità. La sartoria e l’oreficeria degli stilisti, come detto sopra, si ispira molto ai costumi presenti nel film unendo classicità e modernità. Nel palcoscenico a cielo aperto di Palma, così, si ammira con stupore il capolavoro artigianale di due abiti principeschi. Il primo è lungo e ampio, imponente e raffinato, con base nera ed un sottovelo azzurro, uno strascico importante, un corpetto aderente, che mette in risalto il décolleté e le spalle, e romantiche maniche corte a sbuffo. La stoffa è interamente decorata da fiori e uva di vari e vivaci colori brillanti stampati. L'altro abito con base bianca, stretto sul busto e con gonna ampia, presenta un cuore stampato nel centro del corpetto, una cintura dorata che stringe la vita e nella gonna, su un fondo azzurro che sembra ricordare il cielo, è rappresentato un paesaggio adornato di foglie verdeggianti e limoni, simboli mediterranei, e di decorazioni baroccheggianti dorate; al centro, infine, sono rappresentati due gattopardi con sotto la scritta “Noi fummo i gattopardi”, tratta dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. In occasione dell'evento quest'abito ispirato alla cultura letteraria viene donato, non a caso, alla principessa Carine Vanni Calvello Mantegna, proprietaria del palazzo settecentesco Valguarnera-Gangi di Palermo, che Visconti scelse come location, dopo il rifiuto di Palma, per girare la scena del ballo, divenuta pietra miliare della storia del cinema italiano.

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L'abito indossato dall'attrice Claudia Cardinale nel film e l'abito realizzato dagli stilisti Dolce e Gabbana

Collezione abiti presentata dagli stilisti. L'abito con il disegno del gattopardo venne donato alla principessa Carine, proprietaria di Palazzo Gangi.

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Il Palazzo ducale nella terra del Gattopardo: passato e presente

Il Palazzo Ducale è stato scelto dagli stilisti Dolce e Gabbana come luogo dove accogliere gli ospiti con una deliziosa cena anche questa ispirata al tema "Gattopardo". L’edificio, realizzato da don Giulio Tomasi tra il 1653 e il 1659, si mostra in tutta la sua bellezza ancor prima di entrare in paese, posto su una grande roccia, a strapiombo, di fronte a quella che un tempo veniva chiamata Piazza del Belvedere, oggi adiacente alla Chiesa Madre.  Il palazzo comprende il pianterreno, usato per accogliere magazzini e scuderie, ed il piano nobile, dove trovano posto ben otto saloni comunicanti l’uno con l’altro, e si sviluppa lungo due ali, una delle quali con un grande portone d’ingresso, dal quale si raggiunge la scala che porta al piano nobile. Questa doveva essere di dimensioni molto più grandi rispetto a quello che si vede adesso, poichè si racconta che il duca la percorresse direttamente col calesse. Nelle otto sale del primo piano è possibile ammirare soffitti a cassettoni originari, decorati con soggetti diversi, tra cui archi, frecce, palme, croci, armi e simili, attraverso i quali ostentare l’impronta aristocratica. Le decorazioni più sfarzose sono quelle della sala posta ad angolo, che si affaccia sul mare e sulla piazza, dove si narra si ritirasse il duca: al centro del soffitto campeggia lo stemma dei Tomasi con il leopardo rampante e il monte a tre cime, su uno sfondo dipinto con colori bianco, azzurro, rosso ed oro. Palma di Montechiaro, infatti, insieme a Palermo e Santa Margherita Belice, è sede del parco letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa ed il Palazzo ducale rappresenta una tappa fondamentale per chi vuole conoscere gli ambienti e le situazioni care allo scrittore siciliano, utili per comprenderne anche gli scritti, primo fra tutti il celebre romanzo “Il Gattopardo”. Dolce e Gabbana, comprendendo l'importanza storica e culturale del monumento, investono in pulizia, piccoli restauri e abbellimenti di ogni angolo del Palazzo. Nello specifico, nello stesso palazzo alcune sale vengono arredate con tendaggi, candelabri, quadri e piccoli mobili in perfetto stile gattopardesco, mentre le sale principali sono adibite alla cena organizzata nella serata del 4 Luglio: tovaglie di pizzo, stoviglie e candelabri di cristallo, tende e mantovane in stoffe preziose, composizioni di fiori e frutta e quadri che ritraevano scene tratte dal film “Il Gattopardo”, creano la perfetta atmosfera di una serata per celebrare la storia, la letteratura e la moda. Gli ospiti, tra i quali il regista Giuseppe Tornatore, la modella Bianca Balti e la cantante Giusy Ferreri, hanno potuto assaggiare prelibatezze siciliane, descritte già nel romanzo del 1958, ed essere assorti da musiche presenti nel film del 1963, prevalentemente di genere valzer. 

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Lo stemma del Gattopardo rampante nel Palazzo Ducale è collocato nel soffitto a cassettoni.

Allestimento del Palazzo Ducale e la mise en place

Le sale interne del Palazzo ducale (video amatoriale)

La società D&G si è rivolta al servizio catering siciliano La Torre per curare la mise en place e la preparazione di piatti unici ispirati all'atmosfera del film "Il Gattopardo" come il celebre timballo.

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Una parentesi letteraria

Giuseppe Tomasi di Lampedusa fu un uomo molto sapiente, tanto da essere un punto di riferimento per giovani studenti che, facendo tesoro dei suoi insegnamenti, divennero importanti intellettuali. E' l'autore del Il Gattopardo, uno dei romanzi più letti, più tradotti e più studiati al mondo. Lo sfondo storico è quello dell'unificazione dell’Italia nel 1860, quando, all'entrata in Sicilia delle truppe garibaldine, una famiglia aristocratica siciliana tenta di adattarsi, con molto fatica, ai cambiamenti sociali che minacciano il loro stile di vita. Il principe Don Fabrizio Salina rivede la propria posizione e permette al nipote Tancredi di sposare Angelica, la bella figlia del borghese Don Calogero, l'antagonista. Ma “l’uomo Gattopardo” sopravanza tutti, anche Don Calogero, grazie alla sua personalità. L’uomo è un gattopardo nell’animo sensibile, ma un gigante nelle sue movenze. Durante la lettura fa sentire nostalgici di un’età ormai perduta, perché Tomasi fa sedimentare nel suo animo le esperienze di una vita intera. L’opera fu pubblicata dopo la morte dell’autore e vinse il premio Strega nel 1959;  fu creato il film solo quattro anni dopo ed ebbe subito successo.

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Giuseppe Tomasi di Lampedusa e un'edizione del 1958 del romanzo “Il Gattopardo”

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Una parentesi cinematografica

Luchino Visconti in un' intervista fatta da Lello Bersani parla del film “Il Gattopardo”. Gli viene chiesto se fosse emozionato o nervoso per l’anteprima del film e Luchino risponde di non essere nervoso ma emozionato, perché è il risultato di un anno e mezzo di lavoro intenso, sia suo che dei suo collaboratori, tesi per come potrebbe reagire il pubblico, ma anche per le critiche. Però aveva delle buone aspettative, pensando che era un buon lavoro e che avrebbe mosso critiche positive. Visconti fa riferimento alle celebre scena del Valzer; Il Valzer Brillante fu scritto da Giuseppe Verdi per la contessa Maffei, ma la partitura fini’ nell’ oblio, fino a quando Mario Serandrei, amico di Visconti e di Rota, la scoprì casualmente presso una libreria antiquaria. La partitura del valzer brillante viene elaborata ed inserita nella scena chiave del film che vede protagonisti Claudia Cardinale e Burt Lancaster danzare sulle note di questo bellissimo Valzer. La scena del Valzer è stata girata presso il palazzo Valguarnera Gangi di Palermo, una villa lussuosa in stile rococò, nonostante il regista Luchino Visconti avesse espresso la volontà di sfruttare il palazzo ducale di Palma di Montechiaro, ma non ebbe l’autorizzazione.

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Angelica e Don Fabrizio. Scena del Valzer tratta dal film "Il Gattopardo" di L. Visconti del 1963

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Un prezioso esempio di arti minori: la collana donata alla Madonna del Castello

Nel corso della mostra dei gioielli, allestita tra la villa comunale, il palazzo ducale, la Chiesa madre, gli stilisti Dolce e Gabbana hanno presentato una singolare collana interamente artigianale, realizzata con pizzo chiacchierino e impreziosita da medagliette originali del XIX secolo, diamanti e perle. Si tratta di uno dei gioielli più attesi dalla platea, in quanto riflette il legame profondo tra gli autori e la città del Gattopardo, soprattutto alla Madonna del Castello, una statua votiva custodita nella cappella del Castello Chiaramontano, una delle perle storico-architettoniche del territorio. I due stilisti, infatti, hanno dichiarato di essere rimasti affascinati dalla storia della Madonna del Castello, tanto da ideare un gioiello che si abbinasse perfettamente allo stile della statua votiva, in modo da consegnargliela in segno di devozione. La collana, dal valore immane, alla fine della mostra è stata regalata alla Madonna: un gesto privato e profondamente religioso degli stilisti.

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Domenico Dolce e Stefano Gabbana come atto di devozione, seguendo l'usanza del popolo, donano una preziosa collana, frutto della loro superba arte. La collana verrà indossata dalla Madonna durante le future processioni religiose.

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Storia della statua votiva tra folklore e tradizione

La statua della Madonna del Castello è custodita all’interno del Castello Chiaramonte e, nello specifico, nella piccola cappella. Il castello, unico tra i chiaramontani presenti in Sicilia che, imponente, si affaccia a picco sul mar Mediterraneo, risale al 1350 e ha svolto, fin dalla sua origine, la funzione di difesa e avvistamento contro i pirati musulmani che solcavano il Mediterraneo. La statua della Madonna, invece, risale al XVI secolo e deriva dalla bottega dell'artista palermitano Antonello Gagini. Si tratta di una statua in marmo, rappresentante una Madonna dal volto delicato, con lineamenti quasi angelici, tutta avvolta in un mantello dorato tranne in un seno, scoperto, sul quale poggia la sua piccola mano Gesù Bambino. Gli abitanti di Palma di Montechiaro sono molto legati alla statua votiva, tanto da chiamarla a bedda Matri du Casteddu. E' usanza del luogo donare gioielli preziosi di vario genere alla Madonna in cambio di intercessioni e grazie. I gioielli preziosi donati con devozione dal popolo vengono ogni volta cuciti nell'abito indossato dalla Madonna quando è ospitata nella città di Palma. Ogni anno, durante la domenica successiva a quella di Pasqua, migliaia di devoti, prevalentemente scalzi, si mettono in marcia fino al castello, per andare a prendere la statua ed accompagnarla, a spalla, fin dentro il paese, intonando canti dialettali, insieme a giovani che passeggiano sulle selle dei loro cavalli. Dopo aver girato tutte le vie di Palma di Montechiaro, la Madonnina si ferma presso la Chiesa Madre, dove rimane per otto giorni. La domenica successiva la statua viene accompagnata verso il Monastero delle Benedettine, dove, tra la venerazione dei fedeli e i suggestivi canti delle suore, la Signora del Castello sosta fino alla domenica prima dell’Ascensione, per poi ritornare al Castello. Si tratta di una festa molto sentita per tutta Palma di Montechiaro, perché rivela il legame profondo tra gli abitanti e la statua della Madonna del Castello, alla quale in tanti confidano preghiere e richieste d’aiuto.

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La processione della Madonna del Castello ai piedi del Castello Chiaramontano edificato nel 1353 su un costone roccioso a picco sul mare.

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D&G e la valorizzazione culturale e turistica

“La Sicilia è il nostro luogo del cuore. Rappresenta l’inizio di tutto, una fonte di ispirazione immensa a cui torniamo costantemente e da cui partono molti dei nostri progetti. Le sue tradizioni, i colori, la passionalità delle persone, i paesaggi e gli scorci meravigliosi, così come la sua storia… non smetteremo mai di raccontare tutto questo attraverso le nostre creazioni. Il sogno dell’Alta Moda è iniziato proprio in Sicilia, a Taormina, dove abbiamo presentato la nostra prima collezione nel 2012; sono seguite altre splendide località italiane – Capri, Portofino, Venezia, Napoli, Palermo, Como. Quest’anno abbiamo scelto Agrigento e la sua splendida Valle dei Templi per la sfilata dell’Alta Moda, Palma di Montechiaro e Sciacca per l’Alta Gioielleria e l’Alta Sartoria. La Sicilia torna sempre. Per noi essere qui è un onore e una gioia. Siamo felici che i nostri clienti e amici possano vivere l’esperienza dell’Alta Moda in un luogo tra i più belli al mondo, condividendo il nostro amore per la moda, l’artigianalità e il territorio”. L'apprezzamento mostrato dagli stilisti in queste affettuose affermazioni evidenzia il legame con la terra siciliana che con i suoi colori li seduce nell'animo. L'organizzazione degli eventi favorisce lo sviluppo economico e turistico e la valorizzazione e la riscoperta di storie, tradizioni, arti e cultura del luogo interessato. Nell’evento di D&G a Palma di Montechiaro hanno lavorato molte persone, arrivate da Milano, ma in gran parte siciliane. In Sicilia Dolce & Gabbana avevano già presentato alta moda e alta sartoria (a Taormina nel 2012 e a Palermo nel 2017), ma a Palma hanno lasciato veramente un segno indelebile. La riqualificazione e la valorizzazione del centro storico e del Palazzo ducale seguite da altri interventi di restauro del Comune hanno donato una nuova veste curata ed elegante a vantaggio dello sviluppo turistico. Nonostante l'evento organizzato fosse blindato e riservato, molto è rimasto ai palmesi che si sono sentiti parte delle sfilate e delle presentazioni; tutto il paese si è sentito coinvolto e ha partecipato col cuore. Le emozioni provate e soprattutto l'esempio offerto dalla società D&G, che ha saputo cogliere nei luoghi del gattopardo il valore storico, artistico, religioso e letterario, rimarranno presenti nella quotidianità degli abitanti, nei loro ricordi e nei loro progetti futuri. La ricaduta, in effetti, in termini d'immagine e di rilancio dell'economia, sarà visibile nei giorni a seguire.

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La scalinata della Chiesa Madre durante l'evento D&G

Differenze tra il teatro antico e il teatro moderno di Palma di Montechiaro. Luogo di future speranze per una ripresa culturale della città.

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Bibliografia

  • https://www.lasicilia.it/agrigento/dolce-gabbana-omaggio-a-palma-di-montechiaro-778905/amp/

  • https://www.telemontekronio.it/index.php/cultura-spettacolo/item/6757-l-evento-dolce-e-gabbana-al-via-nell-agrigentino

  • https://www.scrivolibero.it/dolce-e-gabbana-scelgono-palma-di-montechiaro-il-paese-del-gattopardo-fulcro-di-un-evento-senza-precedenti/

  • http://www.iamfashionrose.com/it/alta-moda-siciliana-dolcegabbana/

  • https://www.fotoevent.it/it/2019/07/10/dolce-gabbana-palma/

  • https://www.ciaostyle.it/2022/01/03/il-gattopardo-abito-scena-ballo/

  • https://www.youtube.com/watch?v=JyduTDTU00Q

  • https://www.grandangoloagrigento.it/apertura/lo-show-di-dolcegabbana-a-palma-di-montechiaro-foto-e-video

    https://castelvetranonews.it/notizie/cultura/belice/labito-del-gattopardo-di-dolce-and-gabbana-lo-custodiamo-noi-il-sindaco-valenti-scr


  • https://www.ilmessaggero.it/moda/news/dolce_gabbana_palma_di_montechiaro_sfilata_moda-4312820.html

  • https://www.ilsole24ore.com/art/l-alta-sartoria-dolcegabbana-e-viaggio-sicilia-millenaria-ACS5XvX

  • https://www.google.com/search?q=luchino+visconti+intervista+gattopardo&oq=luchino+visconti+intervista+gattopardo&aqs=chrome..69i57j33i22i29i30l2.7873j0j4&sourceid=chrome&ie=UTF-8#fpstate=ive&vld=cid:009616aa,vid:219ClhM4vJY

  • https://www.raiplay.it/video/2021/02/I-Film-della-mia-vita-Il-Gattopardo-regia-di-Luchino-Visconti-1963-f6d25471-feb3-4ee9-ad92-ee9fc1f79f43.html

  • https://www.teche.rai.it/2015/03/luchino-visconti-sul-film-il-gattopardo/

  • https://initalia.virgilio.it/fascino-paese-gattopardo-scelto-da-dolce-e-gabbana-30258

  • https://qds.it/20406-palma-di-montechiaro-qui-e-passato-il-gattopardo-htm/amp/

  • https://www.ponteonline.com/it/lot-details/auction/443/lot/173/TOMASI+DI+LAMPEDUSA+Giuseppe+1896+1957+Il+Gattopardo+Milano+Feltrinelli+Novembre+1958+Prim

  • https://www.raiscuola.rai.it/letteraturaitaliana/articoli/2021/07/Il-Gattopardo-d24c1000-e68d-4e0d-8fa4-f96d2390b8c6.html

  • Luperini R., Cataldi P., Marchiani L., Marchese F., "La scrittura e l'interpretazione" - il nuovo , Firenze, Palumbo editore, 2011, p. 450

  • Gioacchino Lanza Tomasi, "Premessa" in " Il Gattopardo" , Feltrinelli editore, 2002

  • Tomasi di Lampedusa, "Il Gattopardo" , Milano, Feltrinelli editore, 2002

  • https://www.cinematografo.it/film/il-gattopardo-tzvly8kw

  • https://www.comune.palmadimontechiaro.ag.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/96

  • https://www.facebook.com/TutteLeFesteAPalmaDiMontechiaroByStefano71

  • https://www.siciliabella.eu/madonna-del-castello-palma-di-montechiaro.html

  • https://fondoambiente.it/luoghi/castello-chiaramontano-palma-di-montechiaro

  • Alcune immagini gentilmente sono state messe a disposizione dall'Arch. Lillo Inguanta in servizio presso il Comune di Palma di Montechiaro.


Storytelling

La sfilata Dolce e Gabbana come volano per altre iniziative

La mostra di Dolce e Gabbana a Palma di Montechiaro è stato un evento unico che ha catturato l’attenzione di tanti, non solo degli abitanti, ma ha avuto rinomanza a livello mondiale. Due artisti di fama internazionale che scelgono un paesino di circa 20 mila abitanti, non succede ogni giorno, tuttavia l’augurio è che non rimanga un avvenimento unico, isolato, bensì che sia l’inizio di tanti altri. I restauri, gli abbellimenti e le decorazioni predisposti per la sfilata e tutti gli eventi collaterali attorno al 4 luglio 2019 (accoglienza degli ospiti, cena, party e mostre) hanno offerto lustro ad un paese, già tanto impregnato di storia e cultura. L’occasione potrebbe fare da volano per altre iniziative ed eventi, come promozione culturale e di attrazione turistica. Ad esempio sarebbe bello se si investisse sul recupero e la riapertura del cine-teatro “Chiaramonte”, situato in Piazza Giacomo Matteotti, che nel passato ha ospitato alcuni convegni (nel 1960 quello tenuto dal gruppo di studio Danilo Dolci fu illuminante a livello storico ed economico per tutta la nazione). Organizzando concerti, spettacoli ed altre iniziative culturali, musicali e teatrali, si creerebbe un circolo virtuoso di promozione e di crescita, per tutto il paese e, altresì, per l’Italia. Come per l’evento organizzato da Dolce e Gabbana, altri registi, attori, musicisti e artisti di vari settori potrebbero accorrere a Palma di Montechiaro, contribuendo alla crescita economica e culturale di un paese che ha ancora tanto da raccontare.

Autori

Team Evento Dolce e Gabbana

  • prof.ssa Giulia D'Amico (coordinamento)
  • prof. Carmelo Ferrara (coordinamento)
  • prof.ssa Pamela Todaro (coordinamento)
  • Gresia Lo Brutto
  • Maria Clara Mancuso
  • Giuseppe Marino
  • Chiara Gesua Minio
  • Zaira Scarano