Dalla regata vittoriosa sui barchetti a Sieci alla fondazione della Società.
"... sul finire del 1860, quasi per caso, operai e carpentieri del cantiere Picchiotti lavoravano alla costruzione di una draga alle Sieci, località a monte di Firenze; quando in occasione di una festa paesana, fu organizzata una regata con barchetti, sull'esempio- raccontava Gaetano Picchiotti, proprietario del cantiere- di quanto accadeva già da tempo in Inghilterra."
"Gli operai limitesi, evidentemente presi dal clima di sfida e desiderosi di dimostrare le loro multiformi abilità, decisero di parteciparvi e vinsero. La vittoria fu così clamorosa che continuò a suscitare emozioni anche dopo che furono ritornati a Limite."
Entusiasti di questa esperienza, gli operai, sotto la spinta di Gaetano Picchiotti, titolare del cantiere navale Picchiotti, industria profondamente radicata nel tessuto storico di Limite, vollero dar vita ad una società che chiamarono "Canottieri Limite".
Si evince che il connubio carpentieri-canottieri a Limite, fa parte della storia più antica del paese. Fino ai primi del novecento, i canottieri bisogna considerarli anche carpentieri e viceversa.
fonte cit. bibliografia.
Carpentieri Canottieri
Il connubio carpentieri-canottieri a Limite, fa parte della storia più antica del paese. Fino ai primi del novecento, i canottieri bisogna considerarli anche carpentieri e viceversa.
Il nesso carpentieri-canottieri a Limite prosegue, seppur in forme meno vincolanti nel secondo Dopo Guerra.
La peculiarità della Società Canottieri sta nel rapporto strettissimo tra la collettività del paese e l'attività della Società sul territorio. Si è canottieri quasi per tradizione familiare e locale. Per i limitesi, Limite è inconcepibile senza la Canottieri e le sue attività. L'attaccamento al territorio e al fiume Arno, per molti si tramanda di padre in figlio. Generazioni di soci canottieri si ritrovano ogni anno a pranzare insieme il 6 gennaio e celebrare l'inizio di un nuovo anno remiero.
La Società Canottieri Limite oltre ad una lunga storia, vanta importanti vittorie e in questo progetto, i bambini e le bambine delle classi terze della Scuola Primaria di Limite e Capraia, sono andati alla ricerca di informazioni sul territorio, incontrando uomini e donne che hanno raccontato storie incredibili, facendo nascere in loro la curiosità, il più importante stimolo educativo e obiettivo del progetto.
Elenchiamo qui solo alcune delle illustri vittorie e degli atleti:
a Lucerna nel 1982, Campioni del mondo, 8 con PL, tra l'equipaggio ricordiamo Renzo Borsini, Lanfranco Borsini, Claudio Castiglioni, Leonardo Salani.
a Sidney nel 2000, Argento alle Olimpiade, 4 senza, Lorenzo Carboncini
Gabriele D'Annunzio e la Canottieri Limite
Dopo la prima guerra mondiale fu ripresa l’attività e nel 1924 la Limite vinse a Salò la gara nazionale del 2 Yole con Cecchi Eliezer Michelucci Primo (Rolla) e al timone Tonino di Firenze, vittoria ottenuta alla presenza di Gabriele D’Annunzio il quale dedicò ai Limitesi la ormai famosa frase “Alla Canottieri Limite senza limiti; prospero moto”
Il piccione viaggiatore
Breve storia della Società Canottieri Limite “Dal piccione al telefonino” La Società Canottieri Limite nasce nel 1861 in seno al locale Cantiere Navale Picchiotti per opera di un gruppo di operai e del Titolare Picchiotti. Già nel 1860 un gruppo di operai Limitesi, che stava costruendo una draga in località Le Sieci, aveva dato luogo in Arno, durante una festa paesana, ad un gara con i barchetti (becolini). Al ritorno gli operai parlarono di questo con il Titolare del Cantiere e insieme decisero, visto il successo della manifestazione, di continuare con questo tipo di gare, costituendosi così in associazione. Nel Cantiere Picchiotti venivano costruite fra l’altro anche leggere e veloci imbarcazioni tipo yole che venivano esportate in Inghilterra dove già da alcuni anni si praticava lo sport del Canottaggio con l’organizzazione di Regate sul Tamigi; copiando dai maestri Inglesi i Limitesi iniziarono così la pratica del canottaggio. Si racconta che durante l’estate non passava domenica che a Limite non ci fossero regate in Arno; nacque così anche la tradizione del “Palio con la Montata”, una regata su barconi con salita finale di un montatore su una corda appesa ad un canapo che passa da sponda a sponda. Da qualche anno questo tipo di regata è stato ripristinato con grande successo di pubblico. Negli anni tra il 1880 e il 1890, i Limitesi vinsero alcune Regate. Fra queste è famosa quella del 1885 a Santa Croce; si racconta che un tifoso al seguito dei vogatori, certo Damiano Bini, aveva portato con se un piccione viaggiatore e non appena i limitesi si furono assicurati la vittoria, il Bini fece partire il suo piccione con un semplice biglietto “PRIMI”. L’alato messaggero volò a Limite ad annunciare la vittoria così che i vogatori al ritorno da Santa Croce videro uno spettacolo inconsueto: le rive dell’Arno e i colli vicini erano illuminati da decine e decine di falò. Nel 1887 ci fu un’altra importante vittoria a Firenze in occasione della festa per l’inaugurazione della facciata del Duomo erano presenti i Reali Umberto e Margherita di Savoia. Sempre nel 1887 fu nominato Presidente della società il Marchese Carlo Ridolfi che donò alla associazione una moderna imbarcazione inglese. Con la nuova imbarcazione molte altre furono le vittorie fino al 1915. Dopo la prima guerra mondiale fu ripresa l’attività e nel 1924 la Canottieri Limite vinse a Salò la gara nazionale del 2 Yole con Cecchi Eliezer e Michelucci Primo (Rolla) timoniere Tonino di Firenze. La vittoria fu ottenuta alla presenza di Gabriele D’Annunzio il quale dedicò ai Limitesi la ormai famosa frase: “Ai canottieri di Limite senza limiti; prospero motu” . Negli anni trenta precisamente nel 1934 a Gardone fu conquistato il primo dei 27 titoli italiani conquistati finora, gli ultimi in ordine di tempo sono stati quello con il 2 senza ragazzi a Gavirate nel 2003 e con il 4 senza junior a Piediluco nel 2004. Nel secondo dopoguerra alla fine degli anni quaranta ci fu la ricostruzione della Sede semidistrutta dal terribile conflitto. Furono persi completamente tutti i trofei vinti fino ad all’ora; molte barche dovettero essere riparate dai carpentieri limitesi, che contribuirono notevolmente, con il loro lavoro volontario, alla rinascita della Società, che riprese l’attività sportiva nel 1947. In campo internazionale ci sono stati diversi e importanti successi.
L'attività dagli anni 60 ai giorni nostri
Nel 1962 a Macon il 4 con limitese vinse il pentagonale Juniores; nel 1982 quattro giovani limitesi erano sull’otto pesi leggeri che si aggiudicò il Campionato del Mondo a Lucerna, (l’anno prima a Monaco avevano vinto la medaglia d’argento), nel 2000 Lorenzo Carboncini vinse la Medaglia d’argento alle Olimpiadi di Sidney nel 4 senza. Carboncini, che attualmente gareggia per le Fiamme Oro, nel 2004 ha vinto il titolo Mondiale con il 4 con; nel 2005 la medaglia d’argento come capovoga dell’otto ai Campionati del Mondo di Gifu in Giappone , ripetendosi a Eton nel 2006. Fa parte della nazionale Italiana fin dal 1983 e ha partecipato anche alle Olimpiadi di Atlanta.
Per ultimo, ma non per importanza, come non ricordare Antonio Baldacci, per lunghi anni il canottiere italiano per eccellenza, un atleta che ha partecipato nell’arco di 16 anni a tre Olimpiadi: Monaco del 1972, Mosca del 1980 e Seoul del 1988 saltando quelle di Montreal del 1976 e Los Angeles del 1984 non per cause da lui dipendenti.
Nel 1983 fu iniziata la costruzione della vasca da voga ad otto posti, che fu inaugurata nel 1985 alla presenza del Presidente federale Romanini e dei fratelli Abbagnale. Questo impianto venne costruito interamente dal lavoro volontario di operai di Limite, un impianto nuovo per concezione e unico nel suo genere.
Il 1985 fu importante anche per un altro motivo: l’inizio della collaborazione con lo Sponsor IRPLAST SpA che da all’ora continua ad essere vicina alla società.
Nel 1989 a Limite ci fu un evento straordinario: furono realizzate le briglie di sbarramento dell’Arno, finalmente dopo lunghi anni “ritornò” l’acqua davanti al paese. Fino a quella data gli atleti della Società erano costretti ad allenarsi, per mancanza di acqua in Arno, presso altre società (vedi Pontedera e Signa). I pochi atleti (dalle 4 alle 6 unità) dovevano subire disagi notevoli per allenarsi spostandosi per diversi chilometri fuori dalla sede. Nonostante questo furono ottenuti importanti risultati come la vittoria ai Campionati del Mondo e diversi altri Titoli Italiani.
Nel 1991 furono tesserati sedici atleti, si cominciava così a vedere l’effetto della vasca da voga e delle briglie. Con uno specchio d’acqua di tre chilometri davanti al paese, molti altri ragazzi cominciarono ad avvicinarsi alla Società, così si ottennero anche più risultati sportivi, (fu conquistato infatti l’importante Titolo Italiano con l’otto ragazzi a Piediluco). Questa vittoria qualificò notevolmente la ns. società, perchè ben nove ragazzi di un piccolo paese di 3000 abitanti salirono sul gradino più alto del podio Italiano.
Negli ultimi anni sull’onda di quel successo ci sono stati altri titoli italiani e la ns. società ha raggiunto il ragguardevole numero di 75 atleti tesserati, che praticano agonisticamente il canottaggio con buoni risultati.
Nel maggio 2004 sono iniziati i lavori alla nuova sede in località Mollaia, ed il 24 Maggio 2008 sono stati inaugurati i locali alla presenza di autorità sportive e civili.
La sede della Società Canottieri Limite sull'Arno
TESTO DEI BAMBINI DELLA 3b SULLA VISITA ALLA SEDE DEI CANOTTIERI
Il 23 marzo 2023 ci siamo recati, con una bella passeggiata sull’argine, presso la sede dei canottieri.
Qui abbiamo incontrato Renzo Borsini, che ci ha accolti facendoci visitare la sede della società di canottaggio più antica d’Italia.
La visita è iniziata sull’argine dove Renzo ci ha spiegato come il fiume influisce su questo sport.
Poi ci siamo spostati all’interno dove abbiamo visto e toccato le barche (quelle più moderne in carbonio e quelle più antiche in legno), i remi, e provato gli attrezzi con cui gli atleti si allenano quando il meteo e la stagione non consentono l’uscita in acqua.
Dopo ancora ci siamo spostati nella parte della sede che raccoglie le foto e i trofei e le medaglie vinte nel corso della sua lunghissima storia.
Abbiamo scoperto che tantissime persone del nostro paese sono state dei veri e propri campioni di canottaggio. Fra queste, lo stesso Renzo Borsini che oggi è allenatore, ha vinto una medaglia d’oro al campionato mondiale di Lucerna nel 1982.
Dopo aver salutato Renzo, siamo tornati a scuola ed abbiamo deciso di continuare la ricerca sui campioni di canottaggio del nostro paese andando a fare una visita al Mu.Re. il museo Remiero di Limite.
Il Museo Remiero di Limite - MuRe
Il Centro Espositivo della Cantieristica e del Canottaggio “Mario Pucci” di Limite sull’Arno fu inaugurato il 3 aprile 2004 alla presenza di personaggi di rilievo della politica, dell’industria nautica e del canottaggio nazionale.
Il Centro, realizzato all’interno dell’ex-circolo dei Canottieri di Piazza Battisti, è nato dall’opera di alcuni volontari ( tra cui Mario Pucci in memoria del quale è stato intitolato) per rivalutare la storia di questo paese in riva all’Arno come punto di arrivo di un percorso di recupero iniziato negli anni ’60 con la lotta per la tutela e la salvaguardia del fiume, fonte di vita essenziale nel corso dei secoli.
Dopo la ripresa del palio con “gozzi marinari” dei rioni nel 1996, si arrivò all’inaugurazione del Museo, nel 2004, grazie alla raccolta dei lasciti di strumenti, modellini, progetti e documenti dei 13 cantieri limitesi.
I locali espositivi accolgono modelli in scala ridotta delle imbarcazioni che in passato venivano fabbricate in questa zona, documenti, foto d’epoca e strumenti di lavoro provenienti dai vari Cantieri Navali esistiti a Limite.
Un’intera sezione è dedicata all’attività dei cantieri e alla cantieristica in genere.
Tra gli oggetti esposti si conservano inoltre numerosi trofei e foto degli atleti della Società Canottieri Limite che nel corso del tempo hanno ottenuto importanti risultati a livello nazionale ed internazionale.
Nel 2017 la Canottieri Limite, che gestisce il Centro e ne è proprietaria, ha nominato una Commissione con il compito di lavorare alla valorizzazione e allo sviluppo del Centro, per farlo diventare un vero e proprio Museo riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Il 13 giugno 2019 la Commissione ha istituito formalmente il Museo della Cantieristica navale e del Canottaggio con l’acronimo MuRe.
Il Museo fa parte del Sistema Museale Diffuso dell’Empolese Valdelsa ed è socio dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Musei.
TESTO DEI BAMBINI DELLA 3B SULL'USCITA AL MURE CON INTERVISTA A FRANCESCO TOSCANI
Dopo la sede dei canottieri, abbiamo deciso di continuare la ricerca sui campioni di canottaggio del nostro paese andando a fare una visita al Mu.Re. il museo Remiero di Limite.
Qui abbiamo incontrato il curatore, Marzio Cresci che ci ha fatto vedere tante, lettere e documenti relativi alla storia del canottaggio.
Ma non solo, qui abbiamo incontrato Francesco Toscani un ex campione di canottaggio che abbiamo potuto intervistare. Ci ha raccontato che negli anni 70, in cui si allenava e gareggiava il mondo era molto diverso da adesso, pertanto si ricorreva a stratagemmi che consentivano agli atleti di poter partecipare alle gare senza spendere. Veniva organizzata una gita aperta a tutto il paese con destinazione il luogo dove si sarebbe svolta la gara: una volta arrivati, i rematori andavano a fare la gara e gli altri partecipanti visitavano il posto. Alla fine si ripartiva verso casa … con la barca legata sopra il pullman!
Claudio Castiglioni
Nato a Empoli l'11 settembre 1954, " canottiere per tradizione di famiglia", infatti il suo bisnonno era Faustino Del Frate, che era arrivato secondo alla gara dei Canottieri dell'Arno per lance a 6 nel 1887.
INCONTRO CON CLAUDIO CASTIGLIONI CAMPIONE DEL MONDO
Le immagini ritraggono alcuni elaborati prodotti dagli alunni della 3 A e l'incontro con il campione del mondo Claudio Castiglioni avvenuto nella sede del museo Mure.
Antonio Bellucci
Antonio Bellucci, ex canottiere limitese, ha iniziato a praticare questo sport dalla fine degli anni sessanta inizio settanta. Antonio è stato intervistato dagli alunni della classe terza di Capraia, in occasione dell'uscita didattica presso il Museo Remiero di Limite sull'Arno.
Antonio ci ha appassionato con il suo racconto da giovane atleta di canottaggio.
Rileggendo l'intervista... scopriamo la storia di questo sport, dai racconti di un ex canottiere limitese!
Alunni della 3 A di Capraia
I bambini della terza di Capraia, durante l'intervista hanno ascoltato curiosi, la testimonianza orale di Antonio, prendendo appunti. Al rientro, in piccolo gruppo, hanno rielaborato le risposte.
Antonio Bellucci ci racconta...il canottaggio!
Al Museo Remiero, l'ex atleta Bellucci, ci racconta la sua esperienza sportiva, come giovane canottiere, in un'epoca in cui il fiume Arno era il cuore del paese.
Lorenzo Carboncini
Lorenzo Carboncini, nato a Empoli il 22 Settembre del 1976, tiene alto l'onore della Canottieri di Limite nel mondo. Il suddetto atleta possiede un titolo mondiale con 13 partecipazioni e 5 secondi posti, tre Olimpiadi ( con una medaglia d'argento a Sidney nel 2000, una ad Atlanta nel 1996 e un'altra a Pechino nel 2008), due partecipazioni alle gare europee e 11 titoli tricolori. A fine carriera vanta una collezione di 51 medaglie. Un bel curriculum, per un rematore che ha iniziato a gareggiare per diletto alla tenera età di nove anni, esattamente come tanti coetanei e che nel corso del tempo ha accresciuto in sé la speranza verso la realizzazione del suo più grande sogno, quello di diventare un vero sportivo. Oggi Lorenzo, come riportato ai nostri ragazzi durante l'intervista svolta nei locali della Scuola Primaria Marconi di Limite, ha lasciato il canottaggio ma continua a rappresentarlo, nel gruppo sportivo della Polizia di Stato (Fiamme Oro).
Video Progetto "I tesORI di Limite"
Ringraziamo Niccolò Mancini per il suo significativo contributo.